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Come conciliare maternità e lavoro
Conciliare maternità e lavoro, anche quando sembra davvero impossibile attuare una mediazione tra questi due mondi paralleli, è in realtà un’azione meno complessa di quello che sembra.
Le donne che hanno figli, dentro o fuori un matrimonio o una relazione stabile, rispetto agli uomini che si trovano nella medesima condizione, hanno maggiore difficoltà a trovare l’equilibrio giusto tra le dinamiche familiari e il contesto lavorativo.
Questa condizione non è solo figlia di un mondo in cui le donne sono ancora, purtroppo, discriminate o poco valorizzare e rispettate da colleghi e superiori di sesso maschile, ma anche da una complessità di base nel conciliare ritmi familiari privati con i tempi lavorativi.
E per una donna che vuole avere un figlio, tenersi un lavoro degno del proprio profilo professionale può apparire come un’impresa ardua.
In questo post vi spiegheremo come trovare il giusto equilibrio tra famiglia e lavoro, anche grazie alle normative vigenti.
Ricordiamo ai nostri lettori che Tree è un servizio innovativo ed unico nel suo settore nell’area territoriale dell’agro aversano. Un nome che sottintende il termine anglofono: “three” che indica le tre direttrici cardine del progetto, ovvero Coworking, Formazione e Lavoro.
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Come conciliare maternità e lavoro: aspetti pratici
Conciliare maternità e lavoro è possibile anche grazie ad una serie di strumenti che la legislazione italiana concede alle donne diventate mamme da poco.
Uno di questi è sicuramente lo smart working, modalità lavorativa che grazie alle caratteristiche legate alla flessibilità e all’autogestione del lavoro permette alle neomamme una boccata di ossigeno.
Per le donne che non possono usufruirne c’è un’altra soluzione utile: Il Bonus Asilo Nido.
Si tratta di un contributo statale per la copertura delle spese sostenute dalle famiglie per asili nido pubblici e privati, che dal 2020 è incrementato di 1.500 euro per i nuclei familiari con un valore ISEE minorenni fino a 25.000 euro e di 1.000 euro per i nuclei familiari con ISEE minorenni da 25.001 euro a 40.000 euro.
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Il portale dell’INPS è il sito specificamente indicato per farne richiesta.
Un’altra soluzione da prendere in considerazione è la richiesta del part-time, utile per tutte le mamme che non riescono a dedicare le otto ore piene al proprio impiego. Questa forma di contratto di lavoro, con una riduzione d'orario non superiore al 5%, deve essere attuata dal datore entro 15 giorni dalla vostra richiesta.
Infine, sono da considerare anche le ferie solidali, che prevedono che un dipendente possa cedere parte dei suoi riposi ad un collega.
